L’arte di servire il tè: dall’infusione al gesto rituale
Il tè alla menta marocchino si prepara con tè verde (solitamente gunpowder), una manciata di menta fresca e abbondante zucchero, versando l’acqua bollente direttamente nella teiera e poi servendo da un punto elevato per creare la tipica schiuma chiamata "turban". La bevanda viene servita per tre volte: la prima è amara come la vita, la seconda dolce come l'amore, la terza leggera come la morte — un proverbio tuareg che riflette la filosofia maghrebina del tè Moroccan Corridor.
I cortili segreti di Fès: l’accoglienza in giardini nascosti
Molti cortili tradizionali di Fès, come quelli nei riad o le gallerie dei funduq storici, sono luoghi ideali dove gustare un tè alla menta autentico. Affacciati su cortili con zellij, piastrelle colorate e alberi di agrumi, questi spazi offrono un’oasi di tranquillità lontano dal trambusto della medina. Il Funduq Sagha, con le sue sale affacciate su un cortile centrale, è stato un antico caravanserraglio dove in passato si vendeva anche il tè: oggi ospita ancora esperienze di degustazione culturale nel cuore della medina.
Un’esperienza autentica: dove assaporare l’ospitalità
Alcuni piccoli riad nascosti aprono i loro cortili al pubblico offrendo il tè in rilassanti angoli: Riad Maya e Dar Seffarine sono citati per offrire questo rituale tipico ai visitatori, spesso accompagnato da dolci locali come chebakia, gazelle horns o briouates. Il tè viene spesso preparato dal capo famiglia o da un membro scelto, seguendo una cerimonia che può durare anche un’ora, a seconda degli ospiti. Il tè viene servito su vassoi di metallo finemente lavorati con i bicchieri allineati uno dietro l’altro, e l’accoglienza richiede tempo ed eleganza: un vero simbolo di rispetto e fratellanza.
Un rituale che racconta il Marocco
Il tè alla menta è molto più di una semplice bevanda in Marocco. È un rito quotidiano profondamente legato all’identità culturale del paese. Questo rito rappresenta un mezzo per creare legami sociali e accogliere gli ospiti nel silenzio dei cortili storici. Ogni sorso di tè alla menta è un viaggio sensoriale tra profumi intensi e sapori zuccherini. Questo gesto semplice ma significativo incarna il calore e l’ospitalità marocchina. La preparazione del tè alla menta è un'arte tramandata di generazione in generazione. Viene servito in occasioni speciali e momenti quotidiani, creando un'atmosfera di condivisione e relax. I cortili storici e i riad nascosti sono i luoghi ideali per gustare questa bevanda. Questi spazi offrono un'oasi di tranquillità e bellezza, lontani dal trambusto della vita quotidiana. Il tè alla menta è un simbolo di rispetto e generosità, un modo per dimostrare affetto e accoglienza. Ogni elemento della cerimonia del tè, dal versare alla degustazione, riflette la ricchezza della cultura marocchina.
Conclusioni
Durante un viaggio a Fès, un viaggiatore curioso può scoprire piccoli riad nascosti nella medina, magari vicino a Place Nejjarine o in derb appartati. Questi luoghi offrono l'opportunità di fermarsi per un tè e godere dell'architettura dei cortili interni, lontani dal trambusto delle attrazioni troppo turistiche. È proprio in questi ambienti locali che si possono trovare i tè più autentici, non nei ristoranti panoramici affollati di turisti. Approfittando dell'occasione, il viaggiatore può accompagnare il tè con dolci marocchini, seguendo la tradizione che vuole che gli ospiti gioiscano di un piccolo momento di dolcezza insieme al tè. Mentre sorseggia la sua bevanda, può osservare il gesto del versare il tè da una certa altezza, un'azione che serve a formare la schiuma e ossigenare l'infusione, simbolo di cura e attenzione da parte di chi lo prepara.
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